Noleggio

Statistiche autonoleggio 2021. Le restrizioni pesano ancora.

Le statistiche autonoleggio 2021, secondo i dati Dataforce, mostrano un anno di leggero recupero per il noleggio a lungo termine e di contrazione per il noleggio a breve termine. Le restrizioni e i divieti per alcuni viaggiatori stranieri hanno limitato il flusso turistico come rilevato anche da Federalberghi e di riflesso il comparto del noleggio a breve termine ne ha fatto le spese. Alcuni numeri. Se nel 2019 il NBT aveva immatricolato più di 178000 veicoli nel 2022 è ancora fermo a 83000. Meno della metà.

 

Noleggio a lungo termine

 

Discorso leggermente diverso per il noleggio a lungo termine. Il settore è tendenzialmente legato al mercato interno e le sue dinamiche seguono per lo più quelle del mercato dell’auto. Le statistiche autonoleggio 2021 mostrano che ci sono state 250.162  immatricolazioni segnando un +17,11% rispetto al 2020, ma ancora lontano dai livelli prepandemia che vedevano un 2019 con 282.645 veicoli.

 

Sebbene il dato positivo dell’incremento possa far ben sperare, un’analisi più dettagliata ci mostra alcuni numeri preoccupanti. Nel primo semestre le immatricolazioni erano cresciute del 57,33%. Nel terzo trimestre sono scese del 11,22% e nel quarto del 17,77%. Questi numeri fanno pensare a un tendenziale in peggioramento e i primi dati di Gennaio non sembrano essere così incoraggianti.

In generale il quarto trimestre vede un po’ tutti top players rallentare ad accezione di Ald e UnipolRental che crescono rispettivamente del 62,27% e 41,53%. Arval, Leasys e Volkswagen Leasing segnano rallentamenti a doppia cifra.

 

 

Noleggio a breve termine

 

Le statistiche autonoleggio 2021 mostrano un’anno horribilis con le immatricolazioni ferme al palo e addirittura inferiori a quelle del 2020. Come abbiamo detto il confronto con il 2019 è impietoso. Si parla di 83452 immatricolazioni contro le 87483 del 2020 e le 178432 del 2019. Un calo del 51% rispetto ai livelli prepandemia. Il covid e le restrizioni su scala globale hanno ovviamente diminuito i flussi turistici. Il noleggio a breve, con la sua formula fly and dry, è un settore strettamente legato al turismo. Salvo le eccezioni legate ai viaggi di lavoro, il grosso della clientela è legata al turismo e alla villeggiatura.

 

 

In generale tutti i top players vedono un 2021 con minor immatricolazioni al 2020 a eccezione di Locauto e Europcar che sono leggermente sopra i livelli del 2020.

Significative le parole dell’ex presidente ANIASA, Massimiliano Archiapatti che a Giugno 2021 affermava: “Si è passati dalle 520.000 immatricolazioni del 2019 (auto e veicoli commerciali) alle 355.000 dell’anno scorso, con un calo verticale del 32%. Ad essere penalizzato maggiormente il settore del breve termine che ha registrato un calo del fatturato del 52% mentre il numero di noleggi è diminuito del 60% rispetto al 2019. Gli operatori del rent-a-car stimano un ritorno ai livelli pre-pandemia solo nel 2023”.

 

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