NoleggioSharing Economy

Noleggio e Sharing economy sono la stessa cosa?

2 parole diverse che indicano 2 tipologie di business diversi

 

Avete mai notato come la parola share stia diventando di moda? Car sharing , bike sharing, house sharing..
Everything sharing potremmo anche aggiungere. Il fatto è che spesso il termine è usato come biglietto da visita di una più semplice attività di noleggio. Bene oggi vogliamo parlare della differenza fra Sharing economy e Renting.

Noleggio

 

Iniziamo con la forma più tradizionale e conosciuta ossia il Noleggio o più propriamente locazione o altre sì detta col termine anglofono Renting.

La locazione, in diritto, costituisce il contratto con il quale una parte (detta locatore) si obbliga a permettere a un altro soggetto (conduttore o locatario) l’utilizzo di una cosa per un dato tempo in cambio di un determinato corrispettivo. (cit. Wikipedia)

Se quindi ad esempio mi si è rotta l’automobile posso rivolgermi ad una società di autonoleggio la quale mi permetterà di utilizzarla per il tempo necessario. Il servizio offerto prevede ovviamente il pagamento di una tariffa giornaliera, in modo tale che più utilizzo l’automobile e maggiore sarà l’importo dovuto alla società di noleggio. Lo stesso discorso lo si può ad esempio replicare con altri beni strumentali. Supponiamo che questo week end devo fare dei lavori a casa ma non ho il trapano, lo posso noleggiare.
Fondamentalmente le società di noleggio devono saper svolgere bene il lavoro a monte e a valle. A monte poiché le società di noleggio devono saper gestire il patrimonio di beni che mettono a noleggio mantenendolo operativo, efficiente e aggiornato. Tale capacità gestionale unita alle dimensioni della società crea delle economie di scala che permettono di offrire un servizio di utilizzo a condizioni economiche diversamente irrealizzabili.

Sharing Economy

 

Il termine consumo collaborativo (sharing economy) definisce un modello economico basato su di un insieme di pratiche di scambio e condivisione siano questi beni materiali, servizi o conoscenze.  (cit Wikipedia)

Con la sharing economy sono centrali il concetto di utilizzo e condivisione. La sharing economy prevede la presenza di una comunità di soggetti che mettono a disposizione i loro beni, la presenza di una comunità di clienti che utilizzano il servizio e un terzo soggetto che è il gestore dell’interscambio.  Quest’ultimo soggetto è davvero importante in quanto grazie all’avvento di internet e delle tecnologie moderne è stato possibile creare comunità virtuali e incrociare in modo rapido, preciso e affidabile le loro esigenze, offrendo servizi istantanei a costi contenuti e su scala mondiale.

Spesso le comunità legate alla sharing economy nascono più con lo scopo di abbattere i costi attraverso la condivisione che non per svolgere attività a fine di lucro. La società che si occupa della gestione ,invece, può avere entrate con la vendita di spazi pubblicitari o attraverso la vendita di pacchetti abbonamento al servizio.
Esistono un’infinità di applicazioni, si va dalla banca del tempo dove le persone mettono a disposizione il loro tempo per svolgere mansioni varie, al car pooling uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone che devono percorrere uno stesso itinerario, o parte di esso, senza finalità di lucro (cit.Bla bla car).

In sintesi, le principali differenze sono:

 

Noleggio
  • Esistono 2 soggetti: locatore che di solito è anche il proprietario del bene che mette a disposizione e locatario colui che invece utilizza il bene stesso
Sharing economy
  • Esistono almeno 3 soggetti: una comunità di propietari che mettono a disposizioni i loro beni, un comunità di utilizzatori che usufruiscono dei beni e la piattaforma web che gestisce l’incrocio fra domanda e offerta.
Noleggio
  • Chi svolge l’attività di noleggio può anche non necessitare di usare piattaforme web per la gestione del servizio. Internet è senz’altro uno strumento strategico, necessario per stare al passo coi concorrenti ma non indispensabile per la gestione operativa. Ad esempio la locazione di immobili spesso passa per vie tradizionali come il passaparola o annunci sul giornale.
Sharing economy
  • Necessità di supporti tecnologici e piattaforme web in grado di incrociare la domanda e l’offerta. La rete è indispensabile per il funzionamento della sharing economy. Eccenzion fatta di alcuni esempi relativi alla banca del tempo negli anni ’80 e di alcuni attuali come il Leyla project o il portierato di quartiere.
Noleggio
  • Il locatore di fatto offre un servizio al locatario che è appunto quello di permettergli di utilizzare un determinato bene a fronte di un corrispettivo economico. L’attività di noleggio così intesa vede locatori che si propongono sul mercato del noleggio proponendo servizi simili ma mai identici.
Sharing economy
  • Il servizio non è offerto da un solo soggetto, che a sua volta potrebbe essere in concorrenza con altri, ma è offerto da una comunità intera rendendo così disponibile un capitale di beni e umano ineguagliabile. Il servizio all’interno della comunità è identico. La concorrenza può esistere invece fra comunità diverse gestite da portali web diversi.
Noleggio
  • Le società di noleggio devono disporre di una quantità considerevole di beni per poter stare sul mercato e offrire servizi a prezzi vantaggiosi. L’ingresso  è limitato ai soli addetti ai lavori
Sharing economy
  • Chiunque può entrare condividendo i propri beni. L’ammontare del patrimonio totale della comunità, però, è tale da non avere eguali con alcuna società di noleggio. In altre parole il patrimonio globale è a tutti gli effetti un patrimonio condiviso.

 

 

 

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