Noleggio

La truffa dell’autonoleggio Dexcar – IL CASO

Il tema di oggi è la truffa. Può capitare anche nel mondo dell’autonoleggio. In particolare oggi parliamo di quanto è avvenuto tra il 2014 e il 2016 con la truffa dell’autonoleggio Dexcar.

Fu un sistema truffaldino che danneggiò più di 23000 persone. Ma com’è stato possibile coinvolgere così tante persone?

 

All’inizio…

 

Procediamo con ordine. E’ il 2014, state navigando su internet alla ricerca del vostro prossimo veicolo. Siete indecisi tra un’auto usata, una nuova o una a noleggio. Tra i vari siti su cui navigate vi imbattete in uno che attira la vostra attenzione per le sue tariffe davvero allettanti.

Magari vi scatta un primo campanello d’allarme, com’è possibile che abbia tariffe così basse? Poi vedete che si tratta di una società tedesca che gestisce 500 veicoli in Europa di cui 300 rivolti al mercato italiano. La cosa vi tranquillizza un po’ di più. Il sito, poi, è davvero ben fatto. Pulito, professionale.

 

 

Vi propongono una vasta gamma di veicoli a noleggio suddivisi per categorie, esattamente come le società di autonoleggio più note, ma con una novità. Esistono infatti 2 formule. Una classica che prevede il colloquio con un “advisor” al termine del quale si stipula un contratto di noleggio. La seconda, prevede di entrare a far parte della community di Dexcar tramite il Programma Marketing Bonus Auto.

 

La community del Programma Marketing Bonus Auto

 

Decidere di entrare nella loro community vuol dire poter utilizzare una vettura, brandizzata Dexcar, per 24 mesi. Per entrare nella community è sufficiente sottoscrivere una quota di ingresso che varia da 547 a 1.950 euro (a seconda del piano scelto). La community è suddivisa in 3 livelli chiamati “tavoli”. Entrati nel primo livello è necessario che entrino a far parte altri 14 nuovi membri i quali con ogni probabilità dovranno far entrare altri nuovi iscritti. Completati i 3 livelli, quindi dopo aver fatto entrare nella community altre 44 persone, si ottiene la vettura. La società assicurava che il completamento avveniva in 24 mesi, terminati i quali, qualora non avesse raggiunto l’obiettivo, il socio avrebbe riavuto la quota di adesione, decurtata di 120 euro di spese. Lo schema è il seguente:

 

 

 

Quando la cartella blu viene completata si passa a quella di livello successivo e cioè la verde con veicoli di fascia più alta. Passando di livello in livello si arriva sino ai veicoli di lusso. I promotori Dexcar chiamavano tutto questo “economia circolare” noi invece lo definiamo per quello che è un classico schema Ponzi.

A questo schema hanno aderito 23000 persone per un totale di 10 milioni di euro versati.

 

Altrocunsumo, Guardia di Finanza di Biella, Antitrust

 

Per fortuna, nel 2015 arrivano le prime avvisaglie. Altroconsumo inizia ad avanzare alcuni dubbi. Analizzando il sito, infatti, notano che mancano informazioni fondamentali per il consumatore e che risulta fumoso su alcune parti delle condizioni di vendita.

Nel 2016 il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Biella ha denunciato Marco e Fabio Gai, i due fratelli di Asti soci fondatori della Dexcar Italia, assieme ad altri 3 manager e un promotore finanziario dell’azienda (fonte Quattroruote). Il sito è stato oscurato. Il sistema messo in piedi è stato etichettato come una piramide multilivello violando la Legge 173/2005. Noi più semplicemente lo abbiamo definito la truffa dell’autonoleggio Dexcar.

Nel 2017 l’Antitrust, a chiusura del procedimento istruttorio avviato nei confronti di Dexcar Autovermietung UG e dei professionisti a essa collegati, ha chiarito la natura ingannevole della sistema di noleggio messo in atto dall’azienda comminando sanzioni per complessivi 455.000 euro.

L’Antitrust ha, inoltre, stabilito come la parte più consistente, se non la totalità, degli introiti potenziali di Dexcar derivasse dal pagamento di quote di ingresso da parte delle persone che aderivano al Programma Marketing Bonus Auto.

 

E oggi..

 

A oggi diversi consumatori hanno ottenuto risarcimento, ma sono ancora molti quelli che aspettano la loro parte mentre altri nemmeno ne hanno fatto richiesta. Su Facebook è nato un gruppo sul quale è possibile trovare aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei risarcimenti o consigli su come ottenerli. Il gruppo si chiama Dexcar Italia Risarcimento. Altri link utili sono quelli dell’Adico che si è mossa piuttosto bene per far ottenere il rimborso ad alcuni dei malcapitati.

Intanto…solo nel 2020 esistevano altri portali, a oggi prontamente oscurati, che riproponevano la stessa truffa o noleggi con tariffe vantaggiose. Il nome? Poco diverso dall’originale...

Il nostro consiglio? Diffidate delle tariffe troppo vantaggiose, fate alcune verifiche prima di procedere con la sottoscrizione di un contratto e poi…diffidate di chi vi promette mare e monti a seguito di una semplice sottoscrizione a una community. I soldi non crescono sugli alberi.

 

2 pensieri riguardo “La truffa dell’autonoleggio Dexcar – IL CASO

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