La mobilità elettrica gioca un ruolo centrale nella lotta contro il cambiamento climatico, offrendo soluzioni concrete per ridurre le emissioni e rendere il trasporto più sostenibile ed efficiente.
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In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno), Electra ha analizzato i dati di utilizzo delle sue stazioni di ricarica ultraveloce attive in Italia per quantificare il risparmio di CO₂ legato alla mobilità elettrica.
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Le infrastrutture attualmente operative hanno permesso di evitare l’emissione di 1.102 tonnellate di anidride carbonica tra maggio 2024 e aprile 2025, un quantitativo pari a quello che sarebbe assorbito da circa 100.000 alberi.
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Entro fine anno, Electra prevede di raddoppiare il numero di stazioni attive grazie ai fondi del PNRR, con l’obiettivo di raddoppiare anche il risparmio di CO₂.
Un traguardo ambientale concreto nella Giornata Mondiale dell’Ambiente
Nel contesto globale di crisi ambientale, il settore dei trasporti continua a rappresentare una delle principali fonti di emissioni. In Italia, il trasporto su strada produce ancora 100,4 milioni di tonnellate di CO₂ all’anno, con circa il 64% derivante dalle auto private. La transizione verso forme di mobilità più sostenibili è quindi indispensabile. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente indetta dalle Nazioni Unite, Electra – azienda specializzata nella ricarica ultraveloce per veicoli elettrici – ha diffuso i dati relativi all’impatto ambientale positivo della propria rete in Italia.
Tra il 1° maggio 2024 e il 30 aprile 2025, le 32 stazioni di ricarica ultraveloce Electra operative sul territorio italiano hanno permesso di evitare l’emissione di 1.102 tonnellate di CO₂. Il calcolo è stato effettuato considerando che ogni kWh erogato dalle stazioni Electra evita circa 800 grammi di CO₂ rispetto all’uso di un veicolo a combustione interna, considerando l’intero ciclo di vita dei veicoli.
“Questa ricorrenza è l’occasione per riflettere su quanto già fatto e rafforzare il nostro impegno nella mobilità sostenibile,” spiega Eugenio Sapora, General Manager di Electra Italia. “I dati lo dimostrano: con sole 32 stazioni abbiamo già superato le 1.100 tonnellate risparmiate. Con l’espansione prevista per il 2026, puntiamo a superare le 2.500. La nostra è una sfida che riguarda l’ambiente, ma anche la cultura del cambiamento”.
Ricarica ultraveloce e CO₂: l’impatto delle stazioni Electra
Il risparmio di quasi 1.100 tonnellate di CO₂ è equivalente all’assorbimento annuale di oltre 100.000 alberi. Un albero urbano assorbe in media tra 10 e 30 kg di CO₂ all’anno, a seconda delle caratteristiche specifiche. In termini visivi, si tratta dell’equivalente della vegetazione di un intero quartiere come Trastevere a Roma o della metà della superficie verde di Monaco di Baviera.
Ogni stazione Electra consente, in media, di risparmiare 30 tonnellate di CO₂ in un anno, pari all’assorbimento di circa 1.000 alberi. Questo significa che una singola stazione produce un impatto ambientale paragonabile a quello del Bosco Verticale di Milano (800 alberi). Con quattro stazioni si raggiunge l’equivalente di Hyde Park a Londra, che ospita circa 4.000 alberi.
Il risparmio totale annuale stimato da Electra equivale anche alle emissioni di circa 640 voli andata e ritorno tra Milano e New York. Ogni passeggero su questa rotta genera in media 1,722 tonnellate di CO₂.
Gli obiettivi futuri: raddoppiare l’infrastruttura e l’impatto ambientale positivo
Electra prevede un significativo ampliamento della propria rete di ricarica nel corso dei prossimi mesi. Grazie ai fondi ricevuti nell’ambito del PNRR, l’azienda punta a raddoppiare il numero di stazioni attive in Italia. Secondo le stime, ciò permetterà di superare le 2.500 tonnellate di CO₂ evitate in un solo anno, contribuendo in modo ancora più incisivo alla transizione energetica del comparto mobilità e alla riduzione delle emissioni climalteranti.
A differenza dei veicoli a combustione, che emettono CO₂, ossidi di azoto (NOx) e particolato fine, i veicoli elettrici non producono emissioni dirette. In aree urbane con alti livelli di inquinamento, come Milano, Verona o Frosinone, la diffusione della mobilità elettrica può ridurre l’esposizione della popolazione a polveri sottili come PM10 e PM2.5, note per gli effetti negativi sulla salute respiratoria.
Electra, inoltre, si avvale esclusivamente di fornitori che garantiscono energia da fonti rinnovabili al 100% e sta studiando soluzioni tecnologiche avanzate per ottimizzare l’efficienza ambientale della propria rete. Tra queste, sistemi di accumulo intelligenti in grado di soddisfare la domanda nei picchi di utilizzo e alleggerire il carico sulla rete elettrica nazionale.