Il mondo dei trasporti cambia velocemente. I veicoli a guida autonoma non sono più fantascienza. Diverse aziende stanno correndo per dominare il mercato. Vediamo a che punto siamo con la tecnologia self-driving e quali sono le mosse principali dei giganti del settore.
- Tesla sta testando robotaxi ad Austin con una flotta ridotta di Model Y
- Waymo offre 250.000 corse settimanali completamente autonome in più città USA
- Uber collabora con partner tecnologici invece di sviluppare propria tecnologia
- Volkswagen introduce l’ID. Buzz elettrico e autonomo tramite il brand Moia
- Corea del Sud lancia bus navetta autonomi gratuiti a Seoul
Tesla: Tra Aspettative e Realtà del Robotaxi
Tesla ha avviato a giugno 2025 una fase di test del suo servizio robotaxi ad Austin, in Texas. La flotta iniziale è limitata a 10-20 Model Y, che operano in un’area georeferenziata con supervisione remota e un operatore umano a bordo per la sicurezza.
Il debutto non è stato privo di problemi. Sono stati segnalati malfunzionamenti come “frenate fantasma” in corsie libere, manovre errate e difficoltà nel riconoscere ostacoli o parcheggiare correttamente. I veicoli, basati esclusivamente su telecamere, possono interpretare erroneamente ombre o segnali, provocando frenate d’emergenza non necessarie. La NHTSA ha aperto un’indagine per possibili difetti di sicurezza. I dati di Tesla in termini di sicurezza risultano inferiori rispetto a quelli di Waymo.
Il 27 giugno 2025, Elon Musk ha annunciato la prima “consegna completamente autonoma” di una Model Y: un veicolo avrebbe viaggiato dalla fabbrica di Austin alla casa di un cliente senza passeggeri o operatori remoti. Tuttavia, l’annuncio è stato contestato, poiché Waymo offre già servizi completamente autonomi su autostrade dal 2024. Inoltre, Musk aveva precedentemente promesso 1 milione di robotaxi entro il 2020, obiettivo non raggiunto.
Tesla punta direttamente al mercato del ride-hailing per passeggeri, ma le sue vendite hanno registrato un calo, complice la crescente concorrenza e la reputazione controversa di Musk.
Waymo: Il Leader Operativo del Self-driving
Waymo, azienda di Alphabet, è tra i leader del settore e offre circa 250.000 corse settimanali in diverse città statunitensi, grazie a una tecnologia basata su LiDAR e mappatura ad alta definizione.
Ha avviato servizi completamente autonomi a Phoenix nel 2020 e a San Francisco alla fine del 2022. Le liste d’attesa per San Francisco e Los Angeles sono state eliminate nel 2024, rispettivamente a giugno e novembre.
L’espansione è in corso. A giugno 2025, il servizio è stato esteso in altre aree della San Francisco Bay Area e Los Angeles. Waymo ha inoltre lanciato un nuovo servizio ad Atlanta in partnership con Uber. I test a New York City inizieranno nel luglio 2025, inizialmente con un autista di sicurezza. Washington D.C. e Miami sono previste per il 2026. Internazionalmente, Waymo ha avviato test a Tokyo in collaborazione con servizi taxi locali.
La flotta si sta ampliando: Waymo prevede di aggiungere 2.000 Jaguar I-Pace autonomi entro il 2026, per un totale di 3.500 veicoli. Inoltre, integrerà la sua tecnologia di sesta generazione su nuovi modelli come lo Zeekr RT e la Hyundai Ioniq 5.
La sicurezza è una priorità. L’azienda ha definito dodici criteri di accettazione per il rilascio pubblico e afferma di aver ridotto dell’88% gli incidenti gravi e del 78% quelli con lesioni rispetto a un guidatore umano medio. L’obiettivo finale è eliminare i rischi irragionevoli.
Uber: La Strategia di Collaborazione
Uber ha scelto un approccio di partnership per integrare i veicoli autonomi sulla sua piattaforma. Dopo aver venduto la sua divisione di guida autonoma e iniziato a sviluppare un progetto di AI, Uber collabora con aziende come Waymo. A Phoenix, Austin e Atlanta, i passeggeri possono richiedere un veicolo Waymo tramite l’app di Uber. In queste città, non è necessario scaricare un’app separata per prenotare una corsa self-driving. Questo rende le corse autonome accessibili a più persone.
Un’interessante evoluzione emerge con il fondatore di Uber, Travis Kalanick. Kalanick sta cercando di acquisire il braccio statunitense di Pony.ai, un’azienda cinese di veicoli autonomi. Le fonti suggeriscono che Uber stessa potrebbe aiutare a facilitare questa transazione. Se l’acquisizione andasse a buon fine, segnerebbe il ritorno di Kalanick nel mondo dei veicoli a guida autonoma dopo la sua uscita da Uber nel 2017. Kalanick ha espresso il desiderio che Uber avesse ancora un prodotto di ride-sharing autonomo.
Oltre a Waymo, Uber ha stretto un accordo strategico a lungo termine con Volkswagen. Questa collaborazione prevede l’introduzione di “migliaia di veicoli ID. Buzz completamente elettrici e completamente autonomi” nella flotta di Uber nei prossimi dieci anni. I test inizieranno entro la fine del 2025 a Los Angeles, con un lancio commerciale previsto per il 2026. Inizialmente, questi veicoli avranno operatori umani a bordo per garantire la sicurezza. L’accordo coinvolge Moia, il marchio di guida autonoma del gruppo Volkswagen, che fornirà soluzioni integrate e un sistema informatico adattato alla piattaforma Uber.
Volkswagen: L’ID. Buzz Elettrico e Autonomo
Volkswagen, tramite il marchio Moia, introduce l’ID. Buzz AD, versione completamente autonoma del suo furgone elettrico, pensato per i servizi di mobilità.
Volkswagen e Uber hanno scelto questo veicolo per i suoi vantaggi a zero emissioni e le capacità di guida autonoma. È dotato di 27 sensori, tra cui 13 telecamere, nove unità LiDAR e cinque radar, che garantiscono una visione a 360 gradi. L’intelligenza artificiale dell’ID. Buzz soddisfa i requisiti per l’autonomia di Livello 4, al pari della flotta Waymo.
Moia prevede il lancio iniziale in Germania, seguito da una diffusione in Europa e negli Stati Uniti entro il 2026. A differenza di Tesla, che punta al ride-hailing diretto, Moia si rivolge a clienti aziendali e fornitori di mobilità. L’accordo con Uber porterà l’ID. Buzz a Los Angeles nel 2026.
RIEPILOGANDO:
Azienda | Stato Attuale | Tecnologia | Mercati | Punti di Forza | Criticità |
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Tesla | Test robotaxi Austin (10-20 Model Y) | Solo telecamere | Texas (ride-hailing diretto) | Integrazione verticale, brand riconosciuto | Problemi sicurezza, frenate fantasma, promesse non mantenute |
Waymo | Leader operativo (250.000 corse/settimana) | LiDAR + mappatura HD | Phoenix, SF, LA, Atlanta (+ espansione) | Sicurezza comprovata (-88% incidenti gravi), esperienza operativa | Crescita geografica lenta, costi elevati |
Uber | Partnership strategiche | Integrazione piattaforma | Phoenix, Austin, Atlanta | Accesso utenti esistenti, modello asset-light | Dipendenza da partner esterni, nessuna tecnologia proprietaria |
Volkswagen | ID. Buzz AD in sviluppo | 27 sensori (LiDAR + radar + telecamere) | Germania, Europa, USA (2026) | Veicolo purpose-built, Livello 4, zero emissioni | Lancio tardivo, focus B2B |
Corea del Sud | Bus navetta Seoul (giugno 2025) | Hyundai Motor County modificati | Seoul (trasporto pubblico) | Servizio gratuito, supporto governativo | Scala limitata, solo diurno |
Metriche Chiave
- Waymo: 250.000 corse settimanali, 3.500 veicoli previsti entro 2026
- Tesla: 10-20 veicoli in test, promessi 1 milione robotaxi (non realizzato)
- Uber: Partnership in 3 città USA, migliaia di ID. Buzz previsti
- Volkswagen: Lancio commerciale 2026, 27 sensori per veicolo
Curiosità dall’Estremo Oriente: Bus Self-Driving in Corea
Mentre i giganti competono per le città principali, la tecnologia self-driving si espande in modi inaspettati. Come avete potuto vedere dalla tabella riepilogativa a Seoul, in Corea del Sud, un servizio di autobus navetta a guida autonoma è stato lanciato il 30 giugno 2025 nel distretto di Dongjak. Questo servizio, operato da due minibus elettrici Hyundai Motor County modificati, opererà durante le ore diurne e sarà gratuito fino alla prima metà del prossimo anno. Inizialmente, tutte le corse saranno solo con posti a sedere per garantire la sicurezza. Il governo locale gestirà il servizio, con il supporto della città per i costi operativi iniziali. Questo dimostra come la guida autonoma stia trovando applicazioni diverse, anche nel trasporto pubblico urbano. La corsa alla mobilità autonoma è un viaggio lungo e pieno di sorprese!