Noleggio

25° Congresso Assodimi – La digitalizzazione nel mondo del noleggio

La quarta rivoluzione industriale rovescia i paradigmi classici creando un’economia dove non è il pesce grosso a sopravvivere ma quello veloce.

Il processo di digitalizzazione delle imprese in ottica Industria 4.0 è un processo ineluttabile e in continua evoluzione.

Così il 25° Congresso Assodimi ha saputo dare grande risalto al tema che è al centro dell’interesse dei diversi operatori nel noleggio macchine per la cantieristica.
All’evento che si è tenuto a Villa Zarri a Bologna hanno partecipato 250 persone fra imprenditori e rappresentanti di aziende del settore.
I numerosi interventi in programma hanno arricchito la giornata con preziosi punti di riflessione. Il file rouge della giornata è stata l’evoluzione del rapporto col cliente nell’era del digitale. Oltre a esperti nazionali ed europei di settore sono intervenuti operatori provenienti da altre realtà.
Potrei dilungarmi descrivendo gli interventi che si sono susseguiti ma non avrei spazio a sufficienza. Preferisco quindi parlare delle tendenze presenti e future nel noleggio che sono emerse dai dibattiti.

 

La digitalizzazione come processo ineluttabile

 

 

L’attività di noleggio è un servizio la cui gestione richiede logiche differenti da quelle della distribuzione. Quando un imprenditore decide di immettere un mezzo nel proprio parco di fatto deve ragionare in termini di investimento. Ogni mezzo rappresenta il rischio di impresa che l’imprenditore si assume a riguardo di quel tipo di investimento.
Per molti versi questo tipo di ragionamento lo avvicina alle logiche di chi si occupa di servizi finanziari.
Anche il rapporto col cliente pertanto è diverso rispetto alla distribuzione. Col noleggio di fatto un’azienda è partner del cliente e quindi necessita di un rapporto di fiducia. Il cliente si deve fidare del servizio offerto e il noleggiatore si deve fidare di come il cliente utilizza il bene e della sua solvibilità.
La digitalizzazione non solo può migliorare le dinamiche di questo rapporto ma è processo ormai ineluttabile.

 

Il futuro è già adesso?

 

L’intervento di Cristina Mollis per l’acceleratore di impresa H-Farm e di Sergio Toffetti di Microsoft Italia hanno mostrato il cambiamento in atto nel mondo. In tempi diversi avrei potuto scrivere  che il loro intervento era una finestra sul futuro ma nel mondo di oggi è uno sguardo sul presente.
Come sottolineato da Cristina Mollis in passato era possibile per un’azienda programmare le proprie innovazioni tecnologiche. Così c’era chi pensava di cambiare e rendere operativo un nuovo sistema gestionale nell’arco di 3 o 4 anni.

A partire dal 2016 possiamo osservare come le tecnologie arrivino tutte insieme. Così un modello organizzativo e informatico può diventare obsoleto in poco tempo. Ma non è solo un problema di rapidità ma è anche di quantità, cioè a oggi esistono una gamma sempre più ampia di prodotti e servizi da poter implementare nella propria organizzazione. Non solo manca il tempo per programmare ma anche quello per scegliere quindi non resta che sperimentare.

 

Lavorare per incontrare il futuro

 

 

La vita stessa delle aziende si è accorciata. Come mostrato da Sergio Toffetti di Microsoft Italia aziende che erano leader a livello mondiale 15 anni fa ora o sono scomparse o operano solo marginalmente.
L’evoluzione tecnologica è così in continua evoluzione che cambiano in continuazione i modelli organizzativi com’è capitato anche per Microsoft che se in passato aveva come scopo democratizzare l’uso del PC a oggi il nuovo target è democratizzare l’intelligenza artificiale. A oggi i nuovi sistemi sono in grado di elaborare calcoli predittivi sempre più sofisticati che al verificarsi di un dato evento esterno permettono alle aziende di elaborare la giusta strategia.

 

Siamo nell’era che vince il pesce più veloce

 

Gli strumenti in mano alle aziende sono tali per cui non solo c’è la possibilità di mettere al centro dell’attenzione il cliente ma è necessario. Se non ci penso io ci sarà qualcun altro più affine alla tecnologia di me.
Così non è più il pesce grosso che mangia il piccolo ma è il pesce più veloce che ha più possibilità di sopravvivere.

Gli esempi su app come Metromile, ossia l’assicurazione che ti fa pagare solo per i chilometri che percorri dimostra come la tecnologia rivolti i paradigmi anche in settori consolidati come quelli assicurativo.

 

Il cliente al centro del servizio

 

 

L’intervento di Francesco Vannini di Hertz Italia ha mostrato come la multinazionale attiva nel campo dell’autonoleggio abbia fatto propria l’innovazione tecnologica.
Quando si noleggia un auto spesso ci si imbatte in code considerevoli allo sportello dell’autonoleggio perchè ci sono ancora tutta una serie di operazioni legate al contratto e al check out dell’auto da effettuare.

Hertz ha ideato il sistema Hertz 24/7 grazie al quale si riducono il numero di operazioni a valle e il cliente una volta effettuata la prenotazione ha in mano i codici necessari per sbloccare l’auto e così ritirarla senza fare inutili code. In altre parole con questo sistema il cliente non è più costretto ad adeguarsi alle procedure dell’azienda ma è l’azienda che si occupa di servire al meglio il cliente.

Inoltre grazie alla collaborazione con Targa Telematics hanno migliorato quella che è la gestione della flotta. Dal service alla mappatura dei veicoli. A oggi ad esempio sono in grado di capire quando un mezzo è stato rubato, addirittura il sistema è più rapido del cliente a cui è stato rubato il mezzo.

L’intervento di Kris Desmedt del gruppo olandese Riwal che opera nel noleggio di sollevatori telescopici e piattaforme aeree ha mostrato alcuni campi di applicazione del processo di digitalizzazione per il mercato rivolto alla cantieristica.
Ad esempio i loro clienti possono utilizzare l’apposita sezione del portale che permette di monitore i mezzi mezzi che si stanno noleggiando, se i mezzi si stanno effettivamente utilizzando e addirittura di permettere l’attivazione della macchina solo a chi possiede l’apposito PIN impedendo così che venga utilizzata da personale non qualificato e riducendo il numero di infortuni nel cantiere.

 

Quando il ritmo di cambiamento è inferiore a quello che si manifesta all’esterno,  la fine è vicina

 

Gli interventi hanno così presentato un panorama in divenire per il settore del noleggio di macchine operatrici. Se da un lato la digitalizzazione migliora i processi interni di un’azienda dall’altra si presenta come un passaggio obbligato nei confronti del cliente. Sarà il cliente stesso dirigere questo cambiamento andando a cercare chi saprà dare le risposte più efficienti in campo digitale.

 

Vorrei, infine, rubare una frase di David Orban, docente alla Singularity University, che intervistato da Enrico Pagliarini su Radio24 ha spiegato le dinamiche delle tecnologie esponenziali:

E’ la natura delle tecnologie esponenziali quelli di poter, magari, anche deludere inizialmente perché il loro progresso è quasi impercettibile e addirittura un progresso lineare potrebbe dare risultati superiori. Ma c’è un momento di passaggio dove i valori cumulativi diventano dirompenti. Ed è allora che parliamo di internet, che prima viene utilizzato solo in ambito accademico e poi improvvisamente da miliardi di persone. Oppure le prestazioni dell’intelligenza artificiale che tutti riconoscono che le premesse sono vere ma occorre aspettare un po’.

 

 

 

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